Immagine di testata di Zampa di Cane

 

SALUTE DEL CANE Curare le infiammazioni muscolo-scheletriche del cane con le piante officinali



Le piante officinali per cani più utilizzate nella cura delle patologie infiammatorie dell’apparato muscolo-scheletrico canino sono quelle contenenti sostanze, come l’acido salicilico, che svolgono un’azione analgesica e antinfiammatoria.
Non è sempre necessario dare dei farmaci per curare il cane, ma si possono utilizzare delle cure omeopatiche per cani che hanno lo stesso obiettivo ma creano minori disturbi e reazioni.
In veterinaria questo tipo di piante trova ampio utilizzo poiché, pur intervenendo sul problema, non comportano gli effetti collaterali dei farmaci tradizionali. Le piante officinali più utilizzate per la cura delle infiammazioni muscolo-scheletriche del cane sono: il Salice Bianco e la Spirea Ulmaria, la Boswellia serrata, l’Artiglio del Diavolo e il Frassino.

Salice bianco e Spirea Ulmaria
Queste due piante contengono sostanze considerate precursori dell’acido salicilico. La corteccia di Salice Bianco contiene, infatti, Salicina e Salicortina che l’intestino e il fegato trasformano in acido salicilico.
La Spirea ulmaria, invece, contiene etere salicilico e salicilato di metile. Queste due piante svolgono la stessa azione dell’aspirina senza, però, irritare le pareti dello stomaco. L’acido salicilico agisce come inibitore della sintesi delle Prostaglandine e ha un’azione antiaggregante piastrinica.

Boswellia Serrata
E’ la pianta cardine della medicina Ayurvedica. La gommoresina, ottenuta dall’incisione della corteccia, contiene una serie di acidi, detti acidi boswellici, che intervengono sulla sintesi dei leucotreni, responsabili di molti processi infiammatori.
A differenza degli antinfiammatori questa pianta non comporta intolleranza gastrica come potrebbe accadere con gli antinfiammatori FANS, ma svolge una funzione protettiva contro le ulcere.

Artiglio del diavolo
E’ il nome comune dell’Harpagophytum procumbens, una pianta molto utilizzata nelle cure naturali in quanto contenente i glucosidi iridoidi che agiscono sulla sintesi della prostaglandina.

Frassino
Il Frassino è conosciuto fin dall’antichità per le sue proprietà curative nei casi di reumatismi. La sua corteccia contiene tannini, glucosidi e in particolare l’esculetina che interferisce sulla formazione degli eicosanoidi e inibisce la lipossigenasi e la ciclo ossigenasi. Gli elementi presenti nella corteccia hanno dimostrato un’alta attività di inibizione delle lipoossigenasi e delle ciclo ossigenasi.

Oltre a queste piante, la fitoterapia per i cani adotta altre piante officinali che possono essere utilizzate per la creazione di creme lenitive. Attraverso l’uso di oli essenziali e piante come la canfora, la salvia, la lavanda o la maggiorana è possibile comporre dei gel (per uso esterno) che hanno azione antalgica.
 


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