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LIBRI Quanto consuma un cane? Un libro affronta il tema dell'impatto ambientale dei cani nel mondo



E'' tempo di mangiare il proprio cane? Time to Eat the Dog? Con questo provocatorio interrogativo i due autori neozelandesi, Robert e Brenda Vale, due architetti specializzatisi in Sustainable Living alla Victoria University of Wellington in Nuova Zelanda, hanno iniziato a fare i calcoli di quale sia l''impatto ambientale nel mondo dei nostri amici a quattro zampe (cani e gatti). 

Lo studio dei Vale analizza l’impatto correlato al sostentamento degli animali domestici, con una particolare attenzione alla sfera canina, tenendo conto del cibo di cui si nutrono e del terreno e dell''energia necessari per produrlo. Nei calcoli dei due ecologisti, pubblicati sulla rivista New Scientist, un cane di media taglia consuma giornalmente 90 grammi di carne e 156 grammi di cereali essiccati, che prima della lavorazione dei prodotti equivalgono a ben 450 grammi di carne fresca e 260 grammi di cereali.

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Secondo i calcoli, in gran parte condivisi e rilanciati da New Scientist,alcuni animali, soprattutto a causa del cibo che mangiano, hanno un’impronta ecologica sostanziosa: 0,84 ettari di terra per mantenere un cane di media taglia, quando un vietnamita si ferma a 0,76 ettari, ed un etiope ad appena 0,67 ettari (un italiano a 4,2). Nel libro si sostiene che per nutrire gli animali domestici sono necessari circa 2 milioni di km quadrati, pari al 12% delle terre coltivate

UN CANE DI MEDIA TAGLIA CONSUMA IL DOPPIO DI UN SUV - Interessante a questo punto il paragone che i Vale fanno con l’impronta ecologica di un SUV, prendendo in esame il modello Toyota Land Cruiser. Percorrendo 10.000 chilometri in un anno, utilizza 55,1 gigajoule che, tenendo conto anche dell’energia richiesta per i rifornimenti e la costruzione del mezzo, risultano pari all’equivalente di 0,41 ettari di terreno. La metà del valore precedentemente riscontrato con un cane di taglia media.

Come fare quindi a conciliare l’amore per il proprio animale domestico con l’attenzione verso l’ambiente circostante? Secondo i Vale, che naturalmente ironizzano sulla faccenda di far finire in un piatto le malcapitate creature, un buon inizio può essere quello di modificare la dieta dell’animale, nutrendolo con gli avanzi del proprio cibo invece che con appositi preparati di carne scelta, e, qualora si dovesse decidere di prenderne in casa un nuovo animale, suggeriscono di scegliere in base alla “doppia utilità” che esso potrebbe avere (galline, conogli, maiali..).

 


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