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NEWS Lupi e volpi avvelenati nel Parco del Gran Sasso, indaga il Corpo Forestale dello Stato



Il Corpo Forestale dello Stato indaga già da due settimane dopo il ritrovamento di un lupo, un cane, una volpe e una quindicina di cornacchie morte per avvelenamento, ma qualche giorno fa è scattato un vero e proprio blitz in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato in servizio presso il Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e con il Nucleo cinofilo antiveleno di quello stesso parco nazionale. Cinque unità cinofile con due istruttori-conduttori hanno battuto palmo a palmo le zone della Piana di Santa Scolastica di Norcia dove sono stati ritrovati gli animali morti, alla ricerca di possibili trappole residue. La ricerca ha dato esito infruttuoso per quel che riguarda i bocconi avvelenati, ma in compenso ha permesso al Corpo Forestale dello Stato di trovare il cadavere di una volpe, la seconda in poco tempo, anche questa apparentemente uccisa da sostanze chimiche ingerite. Una prima ricognizione dell’animale da parte di un veterinario, infatti, ha escluso categoricamente la causa della morte violenta.

 Nucleo Cinofilo Antiveleno del Corpo forestale dello Stato (35.91 KB)

La volpe è stata quindi trasportata all’istituto zooprofilattico per gli esami del caso. Il nucleo cinofilo antiveleno del Parco nazionale del Gran Sasso Monti della Laga è stato istituito nel 2009 con il progetto Life dell’Unione Europea che lo ha finanziato con circa 700 mila euro. E’ l’unico centro in Italia specializzato nell’antiveleno. Opera con una routine di due volte alla settimana all’interno del Parco nazionale del Gran Sasso, ma viene chiamato per consulenze in tutta Italia.

Vengono impiegati cani delle razze pastore belga malionis, labrador e border collier. Sono sottoposti a un addestramento costante che, insieme al forte legame con i propri conduttori, costituisce il segreto della loro impegnativa e delicata attività. Il progetto Life che ha dato vita al gruppo cinofilo specializzato nell'antiveleno, si chiama "Antitodo" al quale è dedicato anche un sito internet.

Chiunque dovesse imbattersi in un caso di sospetto avvelenamento deve avvertire, il più velocemente possibile, la centrale operativa del Corpo Forestale dello Stato attraverso il numero telefonico 1515. Non deve toccare la carcassa dell'animale, né l'esca perchè potrebbe essere molto pericoloso. Bisogna fare molta attenzione anche a non inquinare la scena del crimine.

www.liberoquotidiano.it


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