SALUTE DEL CANE La fibrosi polmonare idiopatica cronica nel cane, patologia grave e difficile da diagnosticare
Tra le patologie polmonari che colpiscono il cane troviamo la fibrosi polmonare idiopatica cronica. E' stata riscontrata specialmente nelle razze West Highland White Terrier ma anche in altri terrier come lo Staffordshire Bull terrier. Non si conosce l'eziologia ma, vista la frequenza di questa patologia in determinate razze, si può supporre una relazione genetica al problema.
Sintomi della fibrosi polmonare nel cane
I sintomi sono caratterizzati da tachipnea, difficoltà nel movimento e nell'esercizio e a volte tosse. Colpisce in genere animali di eta media/avanzata ma anche animali giovani specialmente gli Staffordshire.
Durante l'auscultazione si possono ascoltare dei crepitii e rantoli respiratori molto accentuati.
Diagnosi della fibrosi polmonare canina
Per effettuare una diagnosi della patologia non sono di molto aiuto gli esami classici da laboratorio come neppure l'esecuzione di una broncoscopia; neanche il Bal consente di evidenziare elementi caratteristici.
L'unico esame di laboratorio che possa evidenziare la patologia è l'emogasanalisi arteriosa.
Le radiografie sono utili perchè mostrano un quadro interstiziale diffuso di entità variabile e vari gradi di coinvolgimento bronchiali.
La tomografia potrebbe aiutare ma le lesioni visibile non sono patognomoniche della malattia.
Per avere una conferma diagnostica bisogna effettuare la biopsia polmonare. L'esame istologico, quando verifica la presenza della malattia, è caratterizzato dalla presenza di fibrosi del setto e dell'interstizio ed iperplasia dei pneumociti.
Curare la fibrosi polmonare dei cani
La diagnosi definitiva, purtroppo, è spesso tardiva e rende difficile ottenere delle risposte terapeutiche.
La terapia consiste nell'immuno soppressione attraverso i corticosteroidi o l'azatioprina o il ciclofosfamide ma la prognosi è spesso negativa nel medio periodo.
Questo articolo è a titolo informativo. Per qualunque approfondimento rivolgiti ad un medico veterinario e/o ad un addestratore certificato.
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